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La nostra storia

Campovico anni 60

Alla fine degli anni 50 a Campovico per volontà di mio nonno Albino sorge "un negozio di vicinato".

L'intento era quello di donare uno spazio moderno, sufficentemente ampio e organizzato per essere la sede dell'allora  Cooperativa di consumo gestita da Nando Frigeri, mio pro-zio.

 

Erano le prime Botteghe di paese dove tutti ci si conosceva, dove si poteva pagare in lire o barattando i prodotti della propria terra,

non esistevano le confezioni ma solo lo sfuso.

Poi è seguito il "progresso" e da Cooperativa si è trasformata in mini-market con diverse gestioni private nel corso dei decenni ma mantenendo sempre un certo carattere "sociale".

Abitando sopra la Bottega, fin da bambino l'ho sempre frequentata e osservata, come per molti era semplicemente una parte di quotidianità.

 

Come spesso accade, prima per studio e poi per lavoro, ci si allontana dal paese e dalle proprie abitudini.
Così è stato per me, diplomato come tecnico della ristorazione, 
ho iniziato la mia gavetta nel mondo dell'alta ristorazione, in Italia e a Londra.

La cucina e il cibo di qualità sono sempre state le mie grandi passioni e la fortuna di trovare grandi Chef o meglio grandi "maestri" è sempre stata dalla mia.

 

Nel 2011, durante una pausa stagionale dalle cucine,

ho iniziato a frequentare il mondo di "Slow Food" con i produttori del formaggio "Bitto".
Questo è stato per me un amore a prima vista,

da una parte la coraggiosa storia dei nostri allevatori che guidati dal loro leader ingaggiavano una vera e propria battaglia per la difesa del

"Bitto Storico Ribelle"

Dall'altra la possibilità di uscire dal dietro le quinte di una cucina, per conoscere e confrontarsi con quei produttori provenienti da tutte le regioni,

che riforniscono di eccellenze le nostre tavole.

Persone autentiche che ogni giorno si sporcano le mani per tutelare il

"buono, pulito e giusto."

 

Nel 2014 questa passione è diventata il mio lavoro e della mia compagna Gloria, passando da osservatori ad attivi difensori della causa del "Bitto Storico"
Dalla cucina sono così passato alla cantina, agli alpeggi, alle stalle.

Da cuoco mi sono riscoperto stagionatore, affinatore, selezionatore.

 Con la grande possibilità di apprendere ogni segreto di quella che è senza dubbio una delle più celebri e discusse tra le produzioni casearie.

Nel 2019 la "Bottega di paese" dopo una lunga "resistenza" ai tempi moderni, stava definitivamente cessando di esistere.

 Nel mentre anche la mia amata esperenzia lavorativa per il Bitto Storico Ribelle iniziava a essere stretta.
Con i miei 30 anni e la voglia di fare, creare e sperimentare non riuscivo
 più a essere un semplice tuttofare.

 

Così dalla sera alla mattina ho deciso di raggruppare tutte le mie esperienze lavorative e provare a dare nuova vita ad un'attività data per finita.

 

Dalle radici dei nostri avi nasce

"RetroBottega"
"laboratorio del gusto"

Un progetto di sognatori legati alle tradizioni e al buon cibo, uno strettissimo legame con produttori e consumatori.

Un'idea di "Cooperazione" in senso moderno.

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